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Rientro dalle ferie? Che stress!


Ed eccoci qui: con la fine del mese di Agosto, per molti si concludono le ferie e si ritorna al lavoro, alla casa, ai ritmi giornalieri. "Sono finite le vacanze e ricomincia il solito (o il quotidiano) tran tran" Ci sentiamo come criceti sulla ruota, "costretti" a percorrere, ogni giorno, un percorso infinito, sempre uguale. Spesso ci diciamo che le ferie non ci bastano, che non ci siamo riposati abbastanza, che ci sarebbe bisogno di pause più lunghe con tutto lo stress che abbiamo accumulato durante l'anno. Ma, ahimè, non c'è villeggiatura che ci possa rigenerare, e ci possa far stare meglio, se la nostra vita è così stressante e stancante, se la nostra vita di tutti i giorni è insoddisfacente e monotona.

Allora cosa cerchiamo nelle ferie, cos'è che ci fa sentire meglio?

Le vacanze possono essere, effettivamente, una svago da tutti gli impegni della vita quotidiana: ci rilassiamo, facciamo cose che ci piacciono.

In poche parole ci prendiamo del tempo per noi, in cui sentiamo di poter fare quello di cui abbiamo bisogno.


E allora cosa possiamo fare una volta concluse?


La risposta è tanto semplice, quanto difficile da attuare nel quotidiano:


- prenderci cura del nostro tempo;

- darci un ordine di priorità.

Spesso, anche se può sembrare inverosimile, siamo proprio noi stessi a crearci una gabbia, incastrandoci in una ruota di "bisogna, si deve, così vanno le cose! Io non ho proprio tempo!": inconsapevolmente, non dando un ordine e una priorità a ciò che impegna il nostro tempo, lasciamo che sia il tempo a scegliere noi. E sembra che ci sfugga dalle mani e dalla mente. Permettendoci di Scegliere cos'è necessario per noi, possiamo prenderci cura del nostro tempo, occupandolo consapevolmente con ciò che è importante e dunque chiedendoci:


- Che spazio sto riservando a me? - Che posto occupa nell'ordine delle mie priorità quotidiane? - Cosa sto facendo per prendermi Cura di me?

E allora può essere una vacanza anche semplicemente uscire a fare una passeggiata, andare fuori al balcone a guardare il panorama, andare a fare la spesa da soli, leggere un libro, correre. Questo se ci permettiamo di farlo INTERAMENTE, senza sensi di colpa o pensieri intrusivi che non ci fanno godere quella pausa, ma ci fanno pensare compulsivamente: "cos'è che dovevo fare? devo fare quel lavoro a casa? devo dare quella risposta al capo? dovrei occuparmi dei miei figli...ecc...ecc.... "

E' come concedersi di mangiare un buon gelato e nel frattempo pensare: "non avrei dovuto! non posso mangiarlo! era meglio prendere altro! Non sono capace a resistere. Il gelato non ve lo godete per niente, il vostro stomaco ne risentirà e vi siete privati del piacere che avreste potuto provare: tanto vale non mangiarlo affatto. Insomma, stiamo parlando del concedersi il DIRITTO DI AVERE DEL TEMPO PER Sé E DI POTERSELO GUSTARE. Imparare a comprendere, consapevolmente, quale obbligo può essere superfluo e sostituirlo autorizzandosi un appuntamento con Sé. Perché se aspettiamo che ci venga dato, che il tempo si scopra a noi improvvisamente, saremmo sempre rabbiosi, stressati, stanchi, vittime e mai fautori delle scelte del nostro tempo. Il NOSTRO, che nessun altro può gestire.

Perché solo noi possiamo prenderci cura del nostro tempo sentendo a cosa ci vogliamo dedicare. Scegliendo con cura e costanza uno spazio, un tempo, dedicato a Sé, in cui potersi rigenerare, in cui potersi rilassare: uno spazio in cui potersi dare priorità, con una personale interiore autorizzazione, ad un momento di tempo dedicato.

Vi invito quindi a immaginare in che modo potete dedicarvi quotidianamente una piccola vacanza, un momento per rigenerarsi. "Perché la cura del tempo è DARSI TEMPO. È dirsi ho bisogno di ME'!! (cit. dal web)"


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